II Conferenza
virtuale


   


Il libro elettronico 
e l'editoria digitale umanistica in Italia 


   

(30/11/2003 - 29/02/2004


    Italianistica Online > eBbook Italia Forum 2003 > Interventi > Indice

   


ideata, promossa e coordinata da Luigi M. Reale

in collaborazione con
l'Area Convegni di
365 Giorni in Fiera

(Fiera Internazionale del Libro di Torino)
direttore editoriale
Luciano Simonelli


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Nuovo conteggio
dal 16 ottobre 2001

Interventi

Questa pagina contiene l'indice degli interventi alla conferenza ordinati cronologicamente. 

I testi si trovano raccolti anche nella sezione "Caffè letterario" di
365 Giorni in Fiera (Fiera Internazionale del Libro di Torino).


Fausta Samaritani
Primi passi verso una biblioteca infinita
22 gennaio 2004


Metti, una sera… un computer, con disco rigido dotato di una buona memoria e con un programmino di scrittura, da niente. Vai a caccia di e-book o simili (come articoli di riviste elettroniche), gratuiti o a pagamento, al costo medio di 5 euro. Ne scarichi 1.000 dentro il tuo computer, il cui disco rigido è contenuto in un cassetto estraibile. Costo totale 5.000 euro, più spese Internet. Estrai il tuo cassetto, come la radio da automobile di una volta, e lo custodisci dentro una scatola, a prova di polvere. Possiedi ora 1.000 libri (o articoli) in formato e-book (o assimilabile all’e-book) che occupano un piccolo spazio, quanto un romanzo. Se sei il responsabile di una biblioteca, puoi relegare in magazzino mille libri di carta e sostituirli con quel cassetto che ha le dimensioni di un libro.

Ti procuri un cassetto nuovo, con un disco rigido vergine, e scarichi altri 1.000 e-book. Alla fine della storia potrai avere 1.000.000 di e-book (o assimilabili all’e-book), dentro 1.000 cassetti-memoria, custodibili in una sala dove possono trovare posto appena 1.000 volumi di carta. Un bel risparmio di denaro e di spazio, no? Una biblioteca con 1.000.000 titoli diversi, costata forse appena 1 millesimo di una biblioteca cartacea delle stesse dimensioni. Poco lo spazio, contato il personale, parco il finanziamento, nessuna operazione “di spolvero”. Per trasferire 10.000 volumi basta una grossa scatola. Senza contare che puoi rinnovare la tua biblioteca sostituendo gradatamente gli e-book, con scarso aggravio di costi. Una rivoluzione silenziosa, senza polvere, senza magazzini, senza carta. Una idea geniale, per l’assessore alla cultura di una città di medie dimensioni. Quale è il problema? Non ci sono 1.000.000 di e-book da scaricare? Se non ci sono, in un futuro prossimo ci saranno.

Nelle nostre infinite metropoli, che si empiono e si svuotano ogni giorno, nel continuo intreccio delle vite parallele d’un esercito di vagabondi, tra morte e nascita di strade e di palazzi, di vetrine, di insegne e centri commerciali, dovrebbe restare immutata proprio la pattuglia intellettualmente avanzata delle biblioteche? Stanno cambiando: si adattano. Ma il libro, questo prodotto che in assoluto è il più resistente allo scorrere del tempo che l’uomo abbia mai inventato, continuerà a resistere.

Sono duemila anni che prospera, praticamente immutato, da quando il formato codex, con le pagine legate a un bordo e libere agli altri tre lati, ha sostituito il formato volumen o rotolo, che si doveva svolgere e quindi riavvolgere. Il passaggio dalla pergamena, carissima (40 pecore per fare un volume!) alla carta, a basso costo, ha potenziato il libro: non ne ha cambiato la struttura. L’invenzione della stampa ha ulteriormente velocizzato la produzione e contratto i costi, ma neppure questo evento ha cambiato la forma e il contenuto del libro. Giornali, riviste e rotocalchi sono i suoi figli naturali. Prodotto da duemila anni e in miliardi di miliardi di esemplari, il libro resisterà. L’editoria elettronica non ha tanto favorito l’espansione dell’e-book, quanto quella del libro, comprimendo ancora di più i costi editoriali del cartaceo. Il libro resisterà, nonostante i mille tir di carta che ogni anno va al macero, esempi palabili di errori editoriali; nonostante le spese di spedizione, magazzinaggio e distribuzione, perché Iddio ha fatto l’Italia lunga e attraversata da montagne. Resisterà, perché una sostanziale caduta del prodotto editoriale tradizionale porterebbe al taglio di decine di migliaia di posti di lavoro; resisterà, perché questo vogliono le librerie piccole e grandi (non attrezzate alla distribuzione di un prodotto elettronico), il popolo dei commessi (una marea sono a tempo determinato), le agenzie di distribuzione, le cooperative di tir, i fabbricanti di macchinari per la stampa, i venditori di programmi elettronici, i produttori e i riciclatori di carta ecc., ecc. Anche se il mercato del libro è asfittico, ingorgato, indebitato, il libro cartaceo resisterà e continuerà a riprodurre se stesso.

Dopo tanto divagare, torniamo alla biblioteca di e-book.

In assenza di chiare regole sulla tutela diritto di autore, i produttori si sono attrezzati e molti e-book sono interamente scaricabili, ma non possono essere trasferiti ad altro computer, né stampati su carta. E’ il caso del mio primo e-book, il lungo racconto Per l’onore di Garibaldi, edito e distribuito da libuk.com

Una biblioteca può utilizzare uno schermo grande, in modo che più persone possano accedere contemporaneamente allo stesso testo; ma che cosa accade se due o più utenti chiedono di leggere e-book differenti, ma registrati sullo stesso disco rigido? Poco male: l’utente della biblioteca prenota l’e-book, come oggi può prenotare il collegamento ad Internet. L’editore potrebbe anche prevedere una speciale edizione, cioè senza protezioni, ad uso esclusivo delle biblioteche. Non è carente tanto la tecnica dell’editoria elettronica, quanto la legislazione in materia di diritto d’autore: questo è il vero problema.

La legge che tutela il diritto d’autore è diversa nei vari stati europei e sarà arduo uniformarla, anche nei 25 paesi dell’Europa Unita; ma in America il problema è di ancor più difficile soluzione, perché non si tratta di leggi federali, bensì di norme locali, differenti nei vari stati dell’Unione. Senza una sicura tutela del diritto di autore (e quindi di un sicuro ritorno economico) molte case editrici e gli stessi autori guardano con sospetto al mondo dell’e-book.

Ci fu un gran parlare, nel 2001, a Parigi, poi a Torino e a Francoforte. Qualcuno profetizzò la morte del libro di carta, il trionfo della pagina inconsistente, l’affermarsi di una editoria fai-da-te. Al Salone del libro di Torino, nel 2001, ci furono incontri, dibattiti, presentazioni di e-book. Non era chiaro il significato del termine: si trattava del palmare che contiene o è in grado di contenere e-book, oppure del puro libro virtuale, con sole pagine elettroniche? Ancora oggi la distinzione tra questi due mondi, parzialmente materiale o totalmente immateriale, ha margini di variabilità. Ricordo, da Mondadori, la dimostrazione di un gioiello di palmare, del costo di 750.000 lire, che conteneva tutto Dante, tutto Manzoni, tutto Leopardi, ecc., ecc., ma solo testo e niente note. A che serviva ripubblicare quello che già il libro cartaceo aveva diffuso, in modo egregio e in milioni di copie? Era quella la nuova frontiera dell’editoria? Se nel 2001 l’e-book è stato un fuoco di paglia, se le grandi case editrici che erano entrate si ritirarono dopo un primo approccio, vuol dire che il mercato era partito col piede sbagliato.

Oggi ci sono sintomi di una lenta e graduale ripresa. L’e-book è diventato un prodotto più mirato e meno stravagante, più ricercato nella scelta degli argomenti, più sobrio. La qualità è la sua salvezza. Una grande risorsa sono le riviste scientifiche che distribuiscono singoli articoli, gratis o a pagamento.

Esiste anche una nuova editoria che diffonde e-book, i cui costi iniziali, molto bassi, sono sostenuti dagli autori. A fronte di questa anticipazione, gli autori incassano una percentuale molto alta del prezzo di copertina. Mi auguro che gli autori che optano per questa scelta non considerino l’e-book un inevitabile parcheggio, sognando il libro in carta.

Gli unici, soli, autentici vincitori, nel mercato del libro elettronico, sono i produttori dei programmi di edizione e dei palmari.

C’era una volta la corsa all’oro: molti perirono miseramente, pochi raggranellarono qualche pepita, ma al prezzo di enormi sofferenze; lauti guadagni ebbero invece i costruttori e i venditori di badili e setacci, di scarponi e pellicce, i fornitori di gin e donnine. Se la corsa all’e-book è in qualche modo assimilabile a quella all’oro, sappiamo che chi ha guadagnato, continuerà a guadagnare. A tutti gli altri vanno poche briciole; ma sulle briciole non si costruisce un vero mercato.


Luciano Simonelli
Messaggio di benvenuto su 365 Giorni in Fiera
30 novembre 2003

Questo spazio, dal 30 novembre 2003 al 29 febbraio 2004, è riservato a chiunque voglia intervenire nell'ambito del secondo convegno on line che 365 Giorni in Fiera e Italianisticaonline dedicano all'editoria elettronica. Una lunga quanto articolata occasione di approfondimento su una realtà che giorno dopo giorno sta conquistando anche in Italia un suo spazio nel mondo dei libri. Ogni intervento sarà monitorato da Luigi Maria Reale, ideatore e coordinatore del Convegno, che potrà naturalmente interloquire come lo potranno i vari relatori eventualmente chiamati in causa e chiunque lo desideri.
Resta naturalmente a insindacabile giudizio degli organizzatori del convegno la possibilità di cancellare tutti quegli interventi che siano contrari alle norme della buona educazione e del rispetto delle opinioni di ciascuno.

Dallo scorso anno, quando appoggiò subito e sostenne l'idea di Luigi Maria Reale di un Convegno on Line dedicato al libro elettronico 365 Giorni in Fiera è passato dalla teoria alla pratica. Dal maggio 2003 ha infatti aperto la Libreria Internazionale degli eBook che è il primo e per ora unico esempio di un eBookstore in cui si possano trovare libri elettronici in tutte le lingue, dal cinese all'italiano. Nel momento in cui scrivo, sono 10.697 i titoli pronti per essere acquistati e, fra questi, già 391 sono quelli in italiano.
365 Giorni in Fiera crede molto nel futuro del libro elettronico come altro modo di fare editoria, una nuova opportunità, un nuovo canale che hanno le case editrici per diffondere le loro opere in catalogo sul mercato globale della Rete. Una nuova linea di produzione niente affatto sostitutiva di quella del libro tradizionale, stampato, ma che le si affianca allargando le possibilità di vendita.
Proprio per offrire a tutte le case editrici la possibilità di sperimentare il libro elettronico è nato il Progetto eBook di 365 Giorni in Fiera Internazionale del Libro di Torino e Microsoft che offre agli editori l'opportunità di apprendere come produrre gli eBook attraverso una serie di workshop mirati e la possibilità di metterli in vendita nella Libreria Internazionale degli eBook con il Digital Rights Management (con la protezione contro copie illegali) ad investimento zero. E' questo un Progetto creato su misura per offrire, nell'ambito del libro elettronico, una condizione di pari opportunità nei confronti di tutte le case editrici, indipendentemente dalle loro dimensioni e dai loro fatturati, nel nascente mercato degli eBook.
Questa seconda edizione del Convegno sul libro elettronico, immaginato e coordinato da Luigi Maria Reale di Italianisticaonline e realizzato insieme con 365 Giorni in Fiera, è dunque l'occasione per fare il punto anche sul Progetto eBook e, traendo spunto dagli stimoli provocati dalle numerose relazioni che si susseguiranno on line, conversare sia con i lettori sia con editori su realtà e prospettive di questo altro modo di pubblicare libri.


 

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