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Come insegnare ai bambini le lingue straniere?

(3 posts)
  • Started 16 years ago by Ildebrando
  • Latest reply from Laura

  1. Anonymous
    Unregistered

    Carissimi utenti del forum, voglio porre un quesito non nuovo ma da adattare alle nuove tecnologie e sempre bisognoso di nuove idee.
    Accertato il fatto che siamo ben lontani dal parlare una sola lingua in tutto il mondo e che probabilmente questo non avverrà mai, come si può fare per far si che una persona a partire dai primi mesi di vita, riesca a mettere le basi per avere in futuro piena padronanza di una lingua straniera?
    Come soluzione ideale ma di difficile attuazione per i più, credo che si debba inserire la persona, già dall'infanzia, in un ambiente originario di quella lingua.
    Le famiglie più abbienti so che prendono una badante madrelingua che si occupa già dall'infanzia dell'educazione linguistica dei figli... ma chi non se lo può permettere? (E al giorno d'oggi sono veramente in tanti!)
    In che modo possono essere sfruttate le nuove tecnologie come l'internet, il digitale terrestre o la tivu satellitare?
    Io per esempio, lascio mio figlio di 15 mesi (che ancora non parla neanche l'italiano quindi) una mezz'oretta al giorno a guardarsi rai educational via satellite, dove trasmettono cartoni animati in lingua inglese e corsi per bambini.
    Ma servirà poi a qualcosa o finirà solo per far fare confusione?
    Vi sono studi in proposito?
    Qualche fonte o link di studi autorevoli?
    Grazie a tutti voi.

    Posted 16 years ago #
  2. alessandroaresti
    Moderator

    La necessità di acquisire una lingua straniera, e in particolare l’inglese, ormai lingua veicolare fra persone di diversa lingua materna, si fa sempre più urgente nell’Europa unita e nel mondo globalizzato.

    Certo, il modo più efficace per imparare a padroneggiare bene una lingua straniera, su questo conveniamo tutti, è quello di vivere per un periodo abbastanza lungo in un paese in cui tale lingua venga parlata. Per un bambino questo non è ovviamente possibile né pensabile.

    Il problema non sussiste per quei bambini che hanno la fortuna di avere un genitore madrelingua inglese. Tutti gli altri devono accontentarsi di quello che i genitori si preoccuperanno di fare per loro già dai primi anni di vita, anche con le loro (spesso) limitate possibilità: lodevole è sicuramente la tua iniziativa, cara utente, di impartire una mezz’oretta al giorno di Divertinglese al tuo bambino (non tutti hanno la fortuna di avere una mamma premurosa anche in queste cose).

    Altre cose si possono fare (e la Rete, nella sua vastità, credo fornisca anche altri strumenti utili, oltre al sito di Rai Educational: “googlando” qualche parola chiave puoi trovare molti siti interessanti).

    Altre, poi, le farà qualche anno dopo la scuola (o almeno si spera): ora non sono a conoscenza, per mancanza di esperienza diretta, di quanto e quale sia lo spazio dato all’insegnamento dell’inglese nella scuola elementare: sono tuttavia fiducioso comunque che la nostra bistrattata scuola possa nei prossimi anni rivestire un ruolo di primaria importanza nella preparazione del futuro cittadino italiano ed europeo bilingue.

    Quindi, per concludere, lungi dal confondersi, è indubbio che tuo figlio, iniziando a impratichirsi dai primi anni di età in due lingue (certo l’una inevitabilmente più dell’altra) potrà dirsi bilingue molto presto.

    Posted 16 years ago #
  3. Anonymous
    Unregistered

    credo che sia fondamentale l'introduzione di lingue diverse nel gioco, al di là della mezz'ora di "divertinglese" che, a seconda del carattere (seppure in fase di formazione) del bambino, e a seconda dell'età può essere visto come qualcosa di particolare e di imposto.
    (nel tuo caso dati i 15 mesi probabilmente può essere utile "fare l'orecchio" alla lingua ma la televisione comunque non stimola il ragionamento o un apprendimento profondo..crea un processo passivo in cui l'individuo assorbe suoni e vede immagini il più delle volte),
    il punto è che al giorno d'oggi, il fatto di parlare diverse lingue dev'essere visto come una cosa facile(perchè esistono migliaia di grammatiche,letture e corsi per tutte le età e per tutti che possono aiutare con un po' di impegno anche le persone adulte ad imparare le lingue) e sopratutto NORMALE. non dev'essere un "problema".

    il fatto che qualcuno abbia la possibilità di assumere personale madrelingua da sganciare dietro i figli, a mio avviso compromette il fatto di "sentire propria" una lingua, che sarebbe il più grande vantaggio nell'apprendimento in giovane età.

    per me la soluzione è:
    - giochi
    - canzoni(a quindici mesi magari una bella ninna nanna)
    - dialogo occasionale tra famiglia e bambino in lingua e magari tra i genitori stessi.

    col tempo poi inizierà a capire anche la diversa costruzione della frase rispetto all'italiano, aspetti della cultura ecc.

    Posted 16 years ago #

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