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Nasce GAMMM, nuovo sito di scrittura di ricerca

Posted By Marco Giovenale On 29/6/2006 @ 2:23 am In Letture, Appunti di viaggio | Comments Disabled

Con un numero di “bina” (63, del 29 giugno 2006) si dà annuncio della nascita di un nuovo sito di scrittura di ricerca, [1] GAMMM, curato da Gherardo Bortolotti, Alessandro Broggi, Marco Giovenale, Massimo Sannelli e Michele Zaffarano. Eccone la presentazione che appunto su “bina” compare:

[Nasce] un sito esclusivamente dedicato alla scrittura di ricerca, raggiungibile all’indirizzo [2] http://gammm.blogsome.com:

GAMMM è una stanza o galleria d’arte moderna che avvicina intenzionalmente l’arte e la scrittura contemporanee, non nella forma di una semplice giustapposizione, ossia affiancando opere d’arte e opere letterarie; ma credendo e dimostrando che le arti visive e la musica contemporanea, così come la scrittura di ricerca, nelle loro numerose diversissime forme, sono fatte della stessa stoffa, delle stesse domande; e hanno elementi in comune tra cui spicca ormai chiaro un carattere percettibilmente ‘installativo’, freddo, non performativo.

GAMMM è un elenco di impegni a breve e medio termine di letture e riletture. È (vuole essere) una serie di soddisfazioni prese, da prendersi. È un certo numero di risposte a consigli avuti, a domande impreviste, ad argomentazioni incomplete circa la letteratura che si desidera, di cui si sente il bisogno.

In rete, nelle biblioteche, si affollano testi di cui non sapevamo niente e che non possiamo (più) ignorare. Si tratta solo di dare luogo a dei legami, dei raffronti, delle analogie: pubblicando così testi in lingua inglese (google poetry, sought poems, Language poetry), francese (Espitallier, Cadiot, …), italiana, tedesca, … famosi, sconosciuti, contemporanei, degli ultimi trenta, quaranta, cento anni. Per metterli in vista, per fondare l’epos della nostra e altrui comunità di lettori, di autori di opere di ricerca.

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GAMMM non ha orientamenti prescritti - né prescrittivi. Allo stesso tempo, una nuvola di variabili e costanti si può descrivere, dicendo che si incontrano alcune ricorrenze:

le modalità di scrittura elencative; il superamento netto del referenzialismo e dei realismi; il cut-up e l’uso della “citazione” (questo termine Debord lo derideva una quarantina di anni fa, a ragione; qui va messa in conto l’umiltà di usarlo: per intenderci); il confronto con l’intero arco delle sperimentazioni nelle arti del secondo Novecento; l’indifferenza verso la cosiddetta questione dell’«io lirico» (finita o irreversibilmente metamorfosata la lirica, revocato in dubbio l’io, la faccenda è per lo meno [3] vecchia); l’indifferenza verso ogni dualismo e in particolare verso l’opposizione banale tra scrittura oscura e scrittura chiara; l’indifferenza pressoché totale verso la poesia frontalmente performativa, verso lo spettacolo e la poesia spettacolo; l’interesse semmai per il concetto di installazione – anche in assenza di autore (come accade per i [4] classici, distanti e insieme presenti e vivi solo e precisamente per via di una intensità/tensione testuale).

La rete e l’archiviazione in rete dei materiali cambia i materiali. ne cambia - insieme - la fruizione. (Cfr. anche Derrida, Mal d’archive, une impression freudienne, Galilée, Paris 1995; tr. it. di G.Scibilia, Mal d’archivio. Un’impressione freudiana, Filema, Napoli 1996).

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GAMMM, di per sé, non si pone come editore: non è/ha un’attività editoriale: ma offre ospitalità a testi. (La sigla [5] HGH, scelta a questo proposito, traduce “hosted GAMMM hosting”: …e volendo: “hai gratis hosting”:-)

Come ospiti (della rete), ospitiamo pagine, poesie e prose: in semplici post, o in formato e-book e [6] opeb (“one-page e-book”). Privilegiando nettamente le linee di scrittura affini ai materiali che il sito già offre, e a cui gli abbondanti link rimandano.

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Tutto il lavoro di GAMMM non necessariamente deve ma sicuramente può (rivendica il diritto di) non essere interessato a uscire dall’area della lettura in/per web. I materiali che di volta in volta verranno pubblicati non sono legati da un vincolo di necessità a letture pubbliche o incontri. Semmai a contatti individuali tra le persone, e a un concetto di gruppo/rete estremamente sfrangiato e disperso.

Tornando all’idea di [7] installazione: i materiali sono disponibili e leggibili, come oggetti elettronici fissati nel flusso della rete. Possono essere liberamente visitati, osservati, letti, anche scorsi distrattamente: materiali installati, non invasivi: e possono agire, come tali, poi, singolarmente, sull’immaginazione del lettore. (Il quale deve, lui, fare un passo verso i testi: non saranno i testi a muoversi verso di lui).

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Il sito si compone così: una homepage che riporta dai tre ai cinque testi; una pagina sintetica di presentazione; una di ebook; una di opeb; una sezione dedicata ai chapbook curati da Michele Zaffarano e Gherardo Bortolotti per le edizioni Arcipelago; una di biobibliografia di redattori e autori; una sezione di link (tuttora in costruzione) disposti ‘analiticamente’ per categorie; e infine un riferimento agli aspetti legali dell’hosting. La prima uscita presenta cinque novità in homepage, due e-book e diversi opeb.

L’esperienza di GAMMM nasce come aggregazione naturale di scritture e persone della rete di àkusma, a cui si connette, in indipendenza e dialogo.


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[3] vecchia: http://limetree.ksilem.com/archives/2005_12.html#000721
[4] classici: http://slow-forward.splinder.com/1106263842#3872158
[5] HGH: http://gammm.wordpress.com/
[6] opeb: http://gammm.wordpress.com/opebdef/
[7] installazione: http://ex04.splinder.com/1140118303#7190424

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