Fracasso

Ben altro, oggi, è il fracasso che tanto era piaciuto ricordare a Tiziano Scarpa nel saggio eponimo di una assai nota raccolta di qualche anno fa1.

Il fracasso emesso dal brulicame del Campiello goldoniano, il fracasso populista dei comunitari luoghi addensanti, dei sistemi di relazioni. Il fracasso, oggi, viaggia sul gossip ad oltranza e sulle sempre più potenti e affollate linee telefoniche. In un’Italia in cui molti parlano (e scrivono) senza avere realmente nulla da dire e altri ascoltano (e leggono) senza riuscire realmente a capire, in un mondo, di gente che non esiste più, in cui comunicare è sempre più emettere e in cui l’ultima spiaggia dell’aspirazione umana alla conoscenza universale, proprio la Rete, si è rivelata agli occhi di qualcuno come una pia illusione, disintegrata com’è negli scampoli e nei frammenti di sapere catturati dalle sue maglie virtuali, non è cosa da poco tentare la via, intellettualistica e un po’ snob, della raffinata, folleggiante, emifonica boutade. È quanto ha tentato di fare, nel suo recente e delizioso Corpo (Torino, Einaudi,2004), proprio Scarpa.

Lo scrittore veneziano, tutto questo, l’ha capito da tempo. La sua è l’egolatria di chi nel lavoro sporco dell’io affonda piene le mani, di chi aspira a toccare la zona dell’Egologia Estrema tornando a “raccontare veramente che cosa ci succede, con coraggio, senza perbenismi, senza censure”. Con il corpo: che con tutte le sue evacuazioni di materiali di rifiuto, e i canali per cui passano e gli orifizi che li espellono, del lavoro sporco è la madre di tutte le metafore. La letteratura secondo Scarpa, infatti, “non abbandona mai il corpo a se stesso, non nutre mai l’intelletto disincarnato. Gli scrittori non sono intellettuali: sono corpali,corpuali, corporali, esseri corpoverbali, individui psicosomatici dove linguaggio e corpo si patiscono a vicenda”. Facendosi, a vicenda, anche un po’ di coraggio.

1Tiziano Scarpa, Cos’è questo fracasso? Alfabeto e intemperanze, Torino, Einaudi, 2000, pp. 105-113 (il saggio era già apparso in una miscellanea del 1998).


Questo articolo si può citare nel seguente modo:
Massimo Arcangeli, Fracasso, in «Italianistica Online», 18 Maggio 2006, http://www.italianisticaonline.it/2006/fracasso/

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