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P. Stoppelli - Letteratura e Informatica (2004)

Posted By Luigi M. Reale On 12/1/2002 @ 12:00 am In Letture | Comments Disabled

Pasquale Stoppelli, Letteratura e informatica, in Il Novecento: scenari di fine secolo, a cura di Nino Borsellino e Lucio Felici, Milano, Garzanti, 2001, vol. I, pp. 811-835

(recensione di [1] Rosa Elisa Giangoia, 12 gennaio 2002)



Sommario

I. Premessa. – II. Una nuova tecnologia della scrittura. – III. Nuovi orizzonti per la letteratura? – IV. Una collaborazione più modesta. – V. L’informatica e la scienza della letteratura. – VI. L’esperienza della LIZ. – VII. La filologia assistita dal computer. – VIII. L’informatica a scuola.


Il fatto che in questo importante volume, uno dei due che completano e aggiornano la prestigiosa Storia della letteratura italiana della Garzanti, fondata da Emilio Cecchi e Natalino Sapegno, sia presente un saggio su Letteratura e informatica, redatto da uno dei maggiori esperti del settore, Pasquale Stoppelli (che ha curato, insieme a Eugenio Picchi, la Letteratura Italiana Zanichelli-LIZ in cd-rom), testimonia l’indissolubile legame che la nuova tecnologia informatica è venuta stabilendo con la letteratura (dopo cinema e televisione, a cui sono dedicati altri interessanti saggi) in quest’ultimo decennio.

Stoppelli esamina i vari aspetti della questione con lucida obiettività, senza entusiasmi eccessivi e consapevole soprattutto delle rapidissime evoluzioni che si possono verificare in ambito informatico. Lo studioso evidenzia innanzitutto che le possibilità offerte dalle tecnologie informatiche possono mettere in discussione l’idea stessa di letteratura, nonché il modello dell’oggetto libro. Quest’ultima considerazione si basa sull’analisi storica, in quanto, ogni volta che si è determinata un’innovazione negli strumenti della scrittura, si sono modificate anche le caratteristiche dei testi trasmessi. Al momento possiamo rilevare che i dizionari, le enciclopedie in cd-rom e gli archivi testuali digitali disponibili in rete ci indicano che la carta sarà progressivamente sostituita, in base soprattutto a ragioni di economia e praticità, mentre le vecchie abitudini e le nuove necessità di scrittura e di lettura troveranno il punto di conciliazione nel libro elettronico, l’e-book, che permette di far leggere su un display un testo.

Ma oggi elemento di grandissimo interesse è Internet quale immenso collettore di testi, di tutte le letterature, antiche e moderne, in tutti gli alfabeti. Questa enorme disponibilità di testi in rete, a giudizio dello studioso, determina rapporti diversi tra i testi e i loro fruitori, soprattutto per il fatto che il testo elettronico è, a differenza di quello stampato, facilmente manipolabile in rapporto al formato, allo stile, all’impaginazione e alle parole stesse. Per questo ritorniamo più vicini ai manoscritti medievali e nello stesso tempo può determinarsi un allentamento della sensibilità filologica. Di qui è possibile che nasca un nuovo configurarsi del genere romanzo, come alcune recenti esperienze hanno dimostrato, anche se al momento non si sono profilati sviluppi di rilevanza significativa. Soprattutto non sono ancora state sfruttate appieno le possibilità che le tecnologie informatiche offrono di costruire testi complessi, articolati in testo, immagini fisse e in movimento, suoni. Mancano per ora ipertesti che attengano significativamente alla letteratura, come non si è ancora rivelata la capacità di conferire valore aggiunto ai materiali già stampati attraverso un uso sapiente del mezzo elettronico.

A giudizio dello studioso, quindi, l’utilità delle scienze informatiche per ora non si è rivelata tanto in relazione all’aspetto creativo della letteratura, ma emerge in modo inconfutabile quando le nuove tecnologie offrono le loro potenzialità per favorire la diffusione dei testi e per consentire modalità di studio e di ricerca prima neppure immaginabili. L’ausilio che le nuove tecnologie possono fornire è quindi di grande rilievo per la scienza della letteratura, come dimostra egregiamente l’esperienza della LIZ, massimo esempio a livello mondiale, per estensione e funzionalità, di corpus informatico di una letteratura nazionale. All’ausilio alla letteratura si affianca con grande rilevanza quello per la filologia.

Infine Stoppelli dedica alcune interessanti considerazioni al ruolo dell’informatica nella scuola. A suo giudizio, due sono le opportunità di utilizzo didattico dell’informatica in relazione alla letteratura: da un lato, cambiare il modo della scrittura individuale, accrescendone e facilitandone la formalizzazione, dall’altro contribuendo a favorire la didattica delle regole costitutive dei testi letterari. Occorrono, però, soprattutto da parte degli insegnanti, fantasia e impegno per realizzare, anche con mezzi limitati, veri miracoli che possono rivoluzionare profondamente l’insegnamento letterario, segnando soprattutto il superamento della didattica della storia della letteratura a favore della letteratura come costruzione di testi.



L’autore del libro

Pasquale Stoppelli è autore della Letteratura Italiana Zanichelli-LIZ in cd-rom.

L’autrice della recensione

Rosa Elisa [2] Bombacarta


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